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L’acqua per un recupero rapido ed efficace

Nel nostro Centro Idroterapic si effettua l’idrokinesiterapia (riabilitazione in acqua) all’interno di una vasca dedicata con caratteristiche tecniche specifiche che la distinguono nettamente dalla piscina tradizionale. E’ una vasca a più livelli che consente di eseguire i movimenti e gli esercizi terapeutici in modo confortevole e sicuro senza che sia necessario saper nuotare. Non è incassata nel terreno come le piscine tradizionali, ma esce dal piano del pavimento, consentendo un approccio comodo con il personale anche dall’esterno e una visione diretta dei movimenti effettuati in acqua, attraverso una vetrata sul fianco.L’acqua ha una temperatura che oscilla attorno ai 33°, ottimale per eseguire gli esercizi riabilitativi senza avvertire sgradevoli sensazioni di freddo che irrigidirebbero la muscolatura e le articolazioni. La riduzione della forza di gravità permette di compiere esercizi e movimenti che sarebbero impossibili o di difficile esecuzione fuori dall'acqua.

L'acqua viene trattata con una tecnica di disinfezione innovativa (brevetto Sanodyna) che riduce notevolmente i problemi determinati dall'uso del cloro, quali irritazioni cutanee e intolleranze mantenendo alte le proprietà batteriche e antifungine.

 

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Il termine Tecar è l’acronimo di: Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo.

E’ una tecnica innovativa molto usata e molto efficace perché stimola la produzione di energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando processi riparativi e antinfiammatori. La tecarterapia, sfruttando il principio del condensatore (cioè 2 elementi affacciati, dette armature del condensatore, separate da un materiale isolante, collegate ad un generatore elettrico che crea una differenza di potenziale tra le 2 armature) sposta le cariche elettriche all’interno del nostro corpo creando correnti di spostamento che sollecitano i tessuti dall’interno. L’apparecchiatura è dotata di un elettrodo mobile che lavora per contatto, collegato a un generatore elettrico che crea una differenza di potenziale e una piastra di ritorno fissa, anch’essa collegata al generatore, per chiudere il circuito e che viene posizionata a contatto con la cute del paziente. Il generatore di tensione lavora alla frequenza di 0,485MHZ: Tecarterapia Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo in questo modo non si ha emissione di energia esterna, ma si ha solo uno sviluppo di energia nei tessuti prodotta dal movimento alternato di attrazione e repulsione delle cariche elettriche sotto forma di elettroliti cellulari. Nella zona trattata si ottiene quindi un flusso di cariche che determinano un effetto metabolico ed un effetto termico endogeno. Se l’elettrodo mobile (manipolo) non è elettricamente isolato, la concentrazione di cariche avviene nei tessuti a più alta resistenza, ossia nell’osso e nelle articolazioni, in pratica nei tessuti a minore concentrazione di acqua (Tecarterapia con modalità resistiva). Se l’elettrodo mobile è rivestito da materiale isolante, in genere ceramica, l’azione si concentra in prossimità dell’isolante quindi nella zona sottostante l’elettrodo mobile, soprattutto a livello dei tessuti molli come le masse muscolari e il sistema vascolo-linfatico (Tecarterapia con modalità capacitiva).

Una seduta di tecarterapia ha una durata media di 30minuti, ma essendo priva di controindicazioni, eccetto quelle classiche comuni a tutte le elettroterapie (presenza di pace-maker e gravidanza) può essere ripetuta in tempi molto ravvicinati. Le indicazioni alla tecarterapia sono molto ampie: trattamento precoce di tutte le patologie osteoarticolare e muscolari acute e croniche (distorsioni, lesioni tendinee e legamentose, strappi e contratture muscolari, tendiniti e borsiti, artrosi di tutti i distretti, lombalgia, cervicalgia, riabilitazione post-chirurgica). Dopo un trauma o dopo un intervento chirurgico favorisce il riassorbimento dell’ematoma e deli edemi.
Fondamentale è l’applicazione della tecarterapia con il massaggio che diviene più efficace perché più profondo e più stimolante, inoltre l’eliminazione del dolore e della contrattura antalgica facilitano contemporaneamente le manovre  riabilitative articolare, con riduzione dei tempi di recupero. Molto utile quindi anche nello sport non solo per curare i traumi, ma anche per prevenirli con massaggi eseguiti con tecarterapia.

Questa tecnica di applicazione richiede personale specializzato, molto impegno e apparecchiature costose, quindi il suo costo non può essere basso se la si vuole fare correttamente ed ottenere dei risultati soddisfacenti.
E’ utilizzabile anche in campo flebologico ed estetico perché favorendo la riattivazione del sistema linfatico e circolatorio è efficace contro la cellulite  e la stasi vascolare (vene varicose).

Tecarterapia

Elettroterapia di stimolazione muscolareL’elettroterapia è quella pratica terapeutica che utilizza gli effetti biologici delle correnti elettriche prodotte da un generatore e applicate al corpo mediante elettrodi posizionati sulla cute. Si distingue in antalgica (antidolorifica) e di stimolazione muscolare (elettrostimolazione).      Controindicazioni comuni sono: la presenza di pace-maker (stimolatori elettrici del cuore), i disturbi epilettici, la gravidanza, l’insensibilità cutanea che non permette una corretta risposta del paziente, e le lesioni/sofferenze cutanee nell’area di applicazione.

Fra le elettroterapie antalgiche quelle di più frequente applicazione sono la TENS e le correnti DIADINAMICHE.

TENS

TENS, acronimo dei termini inglesi: Transcutaneus  Eletric  Nervous Stimolation (stimolazione elettrica nervosa transcutanea), consiste nell’applicazione sulla cute, attraverso placche elettroconduttive, di particolari impulsi elettrici che eccitano solo le fibre nervose della sensibilità tattile riducendo la percezione del dolore. L’effetto antalgico della Tens è da attribuire all’inibizione delle terminazioni nervose coinvolte nella trasmissione nocicettiva (del dolore) secondo la teoria del  controllo a cancello (gate control). L’effetto terapeutico della Tens è da attribuire anche alla liberazione di endorfine. La Tens è efficace nel ridurre le manifestazioni dolorose di molte patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e neurologico periferico e può essere utilizzata come trattamento complementare di altre terapie mediche e fisiche.  Viene applicata a frequenze e intensità diverse a seconda degli obiettivi terapeutici e del quadro patologico doloroso, con sedute di circa 30 minuti, frequenti e prolungati nel tempo poiché l’effetto antalgico tende ad esaurirsi in alcune ore.

Correnti Diadinamiche

Elettroterapia che utilizza onde con impulsi unidirezionali ed emisinusoidali a bassa frequenza. Hanno un doppio effetto sulla muscolatura e sulla sensibilità, antalgico e miorilassante, ma anche stimolante e trofico sul muscolo striato. Per evitare il fenomeno dell’assuefazione bisogna usare in ogni seduta più tipi di corrente, con sedute di breve durata. La terapia si effettua con 2 elettrodi di grandezza variabile a seconda dell’area da trattare uno applicato sulla parte dolente l’altro nelle vicinanze. E’ particolarmente efficace nei dolori muscolari della schiena, nelle tendiniti nei postumi dolorosi dei traumi articolari.

Elettroterapia di stimolazione muscolare

Le correnti utilizzate per la stimolazione muscolare sono di vario tipo: Rettangolare, Esponenziale, Faradica, di Kotz.
L’elettrostimolazione più efficace, in campo medicale, per la stimolazione e il potenziamento del muscolo normalmente innervato, è quella che utilizza le onde di Kotz (onde alternate, bidirezionali e sinusoidali a 2500 Hz).
Le nuove acquisizioni scientifiche e tecnologiche hanno creato altre onde (quadre, triangolari, trapezoidali, etc.) molto usate nel campo dell’allenamento sportivo, capaci di stimolare i muscoli, riducendo progressivamente l’uso della corrente sinusoidale di Kotz.  Queste tecniche riescono a stimolare le fibre muscolari e non quella della sensibilità dolorifiche. Gli elettrodi devono essere posizionati in modo mirato all’estremità del ventre muscolare secondo la tecnica bipolare. Il dosaggio della corrente va effettuato lentamente sino a provocare una valida contrazione muscolare. Gli apparecchi hanno 2 o 4 uscite per potere stimolare i muscoli più grandi. L’effetto terapeutico consiste nel miglioramento del tono e trofismo muscolare, quindi nell’aumentare la forza e la massa del muscolo trattato, l’indicazione in fisioterapia si rivolge ai pazienti che hanno un'atrofia muscolare da non uso, post-intervento, dopo infortunio, dopo immobilizzazione.

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